I benefici clinici della mindfulness 2 – Reattività emozionale e capacità di ridurre l’interferenza delle emozioni sulle attività cognitive

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Orner e collaboratori (Ortner, Kilner, & Zelazo, 2007) hanno misurato l’interferenza della visione di immagini ad alto contenuto emozionale con le performance ad un semplice compito cognitivo insieme con misure di benessere psicologico. I soggetti sono stati divisi in tre gruppi: uno assegnato ad un training di mindfulness, uno ad un programma di rilassamento e uno, il gruppo di controllo, ad una semplice lista di attesa. Sebbene sia i soggetti del gruppo di mindfulness che di quello di rilassamento, comparati al gruppo di controllo, hanno mostrato una minore reazione corporea alle immagini (misurata tramite un parametro fisiologico di “conduttanza” cutanea) soltanto i meditatori hanno mostrato una minore interferenza della visione delle immagini con il compito cognitivo che la seguiva. Questo risultato evidenzia come la meditazione aumenti la possibilità di disancorare la propria attività dagli aspetti del mondo emozionale che possono interferire con essa.

per approfondire
Ortner, C. N. M., Kilner, S. J., & Zelazo, P. D. (2007). Mindfulness meditation and reduced emotional interference on a cognitive task. Motivation and Emotion, 31(4), 271-283.