
Il termine “mindfulness” viene oggi usato con diversi significati: (i) è una particolare qualità dell’attenzione che viene consapevolmente e intenzionalmente orientata al momento presente, sostenuta e rinnovata momento per momento e libera da aspetti valutativi e giudicanti dell’esperienza; con lo stesso termine ci riferisce inoltre anche (ii) all’insieme di pratiche che sviluppano questo particolare stato attentivo, (iii) ad un modo di elaborare le informazioni e (iv) a tratti caratteriali di natura più stabile e permanente (Walsh & Shapiro, 2006).
Sebbene diverse discipline siano orientate alla promozione e alla coltivazione della mindfulness, dal Tai Chi allo Yoga al Quigong all’Aikido, in genere la letteratura scientifica si occupa della pratica della mindfulness direttamente attraverso la meditazione. Con meditazione di mindfulness (mindfulness meditation) ci si riferisce allo sviluppo di una serie di capacità attentive che accolgono nella sfera della coscienza la coscienza stessa, testimoniando i propri processi mentali con un distacco che è allo stesso tempo presente e partecipe, sviluppando calma, chiarezza, apertura, curiosità, concentrazione e benessere.
Per approfondire:
Walsh, R., & Shapiro, S. L. (2006). The meeting of meditative disciplines and Western psychology: a mutually enriching dialogue. American Psychologist, 61(3), 227.
Giannandrea, A., Raffone, A., Tagini, A.. "Metamorfosi della Coscienza nella Meditazione Buddhista", in Tra sogni del Budda e risvegli di Freud edited by Molino, Anthony, and R. Carnevali. Arpanet (2010).