Gli effetti della mindfulness sul trattamento di psicopatologie

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Alcuni studi hanno preso in esame gli effetti dei protocolli MBSR durante il corso di trattamenti psicoterapici. I ricercatori hanno riscontrato miglioramenti statisticamente significativi a medio e lungo termine per diversi quadri diagnostici: da nevrosi ansiose e ossessive a disturbi di personalità narcisistici e borderline a disturbi o sintomi di tipo psichiatrico a disturbi della condotta alimentare (Abba, Chadwick, & Stevenson, 2008; Chadwick, Taylor, & Abba, 2005; Kristeller & Hallett, 1999; Kutz, et al., 1985; Langer, Cangas, & Gallego, 2010; Weiss, Nordlie, & Siegel, 2005)

Una nota particolare va fatta per la prevenzione di ricadute da episodi depressivi in quanto ad essa è dedicato uno specifico protocollo: MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy). Il protocollo MBCT è in gran parte analogo a quello MBSR ma con specifiche variazioni riferite al quadro diagnostico della depressione, con inoltre l’aggiunta di focalizzati interventi “psicoeducativi” volti ad aumentare la conoscenza che i partecipanti hanno dei meccanismi di pensiero che in genere caratterizzano questa psicopatologia. I molti studi presenti in letteratura convergono sull’efficacia della pratica della meditazione nel prevenire il rischio di ricadute (Tang, et al., 2007; Teasdale, Segal, Ridgeway, et al., 2000; Williams, 2008), particolarmente efficace nei casi di tre o più ricadute (Teasdale, Segal, Ridgeway, et al., 2000) ed efficaci nel modificare alcune particolari caratteristiche del pensiero dei pazienti a rischi di depressione (Williams, Teasdale, Segal, & Soulsby, 2000). È interessante notare che il protocollo MBCT si è mostrato efficace nel trattare anche pazienti   nel corso di un episodio depressivo:uno studio recente (van Aalderen, et al., 2011) ha infatti comparato gli effetti del protocollo MBCT sia come trattamento di prevenzione per il rischio di ricadute, sia come trattamento per quanto riguarda gli episodi depressivi in corso. I risultati dello studio mostrano effetti comprabili per entrambe i casi, mostrando come gli effetti di tali gruppi siano mediati dalla diminuzione della “ruminazione depressiva” e di quello stato di preoccupazione caratteristico di questa psicopatologia denominato “worry”.

Un altro studio (Kuyken, et al., 2008) ha inoltre evidenziato effetti del protocollo MBCT comparabili ai farmaci correntemente usati nel trattamento della depressione, mostrando pari o superiore efficacia all’approccio farmacologico, con inoltre una riduzione dei costi a carico delle strutture sanitarie e del sistema sociale.