Aikido. Il corpo filosofo.
Chi ha rinunciato
all’uso della forza
nel rapporto con gli altri
deboli o forti che siano
chi non uccide
né dà motivo di essere ucciso
è da ritenere un grande essere.
[Dhammapada strofa 405]
Con queste parole, Bhikkhu Munindo, monaco del monastero buddhista Santacittarama, commenta alcuni versi del Dhammapada che parlano della rinuncia all’uso della violenza.
L’Aikido, un’arte marziale (sottolineando la parola “arte”) nata nel dopoguerra per opera del Maestro giapponese Morihei Ueshiba (植芝盛平), fonda le sue radici proprio nella non violenza, nel cercare l’armonia e l’unione anche nelle situazioni difficili e potenzialmente conflittuali.
In questo senso, più che un’arte del combattimento, L’Aikido è un modo per trovare pace e armonia con se stessi, con gli altri e, come insegna il Maestro Rino Miccoli, con l’universo inteso come un unico organismo collegato in ogni sua parte dall’ “energia vitale”, “Ki” in giapponese.
Studiare l’Aikido è quindi imparare a trovare dentro di sé questa sorgente di energia, imparare a rafforzarla e a lasciare che irrori ogni aspetto della propria vita e delle proprie relazioni; diventare una fonte di armonia e benessere, in definitiva, rendere l’universo un posto migliore…
Per queste sue caratteristiche l’Aikido viene integrato da anni nei protocolli MBSR e MBCT (Mindfulness Based Stress Reduction, Mindfulness Based Cognitive Therapy), fornendo degli utili spunti per gestire i conflitti, interiori e relazionali, e per rafforzare la propria energia e trovare nuove risorse per affrontare in pace e serenità le numerose sfide che la vita propone.